STUPIDA RAZZA

sabato 21 settembre 2019

La fine di Israele



La lezione da trarre dall’attuale stallo politico israeliano è che Israele sta implodendo, rompendo gli elementi che non è mai riuscito a integrare in uno. Lo scisma non è più la dicotomia più quotidiana di Ashkenazi contro ebrei arabi (alias Sephardim); questa divisione è ideologica, religiosa, spirituale, politica, etnica e culturale. Né si divide in sinistra e destra, gli ebrei israeliani sono politicamente con la destra anche quando fingono di essere “sinistra”. Sebbene alcune delle voci critiche più astute della politica israeliana e del fondamentalismo ebraico siano israeliani (come Gideon Levi, Shlomo Sand, Israel Shamir e altri), non esiste una sinistra politica israeliana.
La politica israeliana si divide in molti elettori di estrema destra e in molti falchi ordinari. The Arab  Joint List Party  è praticamente l’unico partito di sinistra nella Knesset israeliana. Questo non dovrebbe essere più sorprendente. La sinistra ebraica, come ho sostenuto per molti anni, è un ossimoro; l’ebraismo è una forma di identificazione tribale mentre la sinistra è universale. Il “tribale” e l'”universale” sono come olio e acqua, non si mescolano molto bene.

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