Dopo l’incontro con le parti sociali e quello con i parlamentari per illustrare le linee generali della manovra, il cui reale contenuto verrà reso noto nei prossimi giorni, il governo ha incontrato ieri i rappresentanti degli enti locali. Si è parlato dei tagli sui trasferimenti a Regioni, Province e Comuni che però, hanno assicurato Berlusconi e Tremonti, non riguarderanno la spesa sanitaria. I tagli saranno in ogni caso consistenti.
Circa 6 miliardi di euro nel 2012 e altri 3,5 miliardi nel 2013. Tremonti, ha tenuto a sottolineare che la riduzione dei 6 miliardi sarebbe equivalente a quella prevista per i Ministeri. Per le Regioni i tagli previsti ammonterebbero ad un miliardo.
Berlusconi si è giustificato ricordando che la Banca centrale europea gli aveva scritto una lettera per sostenere che il pareggio di bilancio nel 2014 non era congruo. Da qui, la decisione obbligata di anticipare il pareggio di bilancio nel 2013. Quantomeno, ad onore del capo di governo, c’è da prendere atto che ha parlato apertamente di speculazione senza purtroppo addentrarsi sulla sua origine geografica e politica (gli ambienti finanziari anglo-americani). La speculazione, ha spiegato, si è orientata verso i Paesi che hanno più titoli di Stato in circolazione. Questa è una ereditàche abbiamo sulle spalle e che ci è venuta dai passati governi. E l’aumento del differenziale (spread) tra i nostri Btp e i Bund tedeschi, l’ aumento dei nostri tassi d’interesse è un fattore destabilizzante.
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