Quanto avvenuto a Cipro dovrebbe insegnarci molto. Innanzitutto che
esistono diversi modi di vivere in Europa e nell’Unione, ma anche che il
dibattito su tale permanenza non può essere condotto in modo astratto.
La sovranità nazionale passa troppo spesso in secondo piano, tutto in
nome dell’Europa, delle regole impostaci e di misure che, pur sembrando
spesso impopolari, mantengono il Paese ancorato a una politica
comunitaria che ci fa sentire protetti. Il Premio Nobel per l’economia
Paul Krugman, nel suo ultimo editoriale pubblicato sul New York Times,
ha affermato chiaramente che Cipro dovrebbe uscire dall’euro il prima
possibile, prima di andare incontro a una “depressione incredibilmente
severa che andrà avanti per anni”. Secondo Alberto Bagnai, professore
associato di Politica economica presso l’Università G. D'Annunzio di
Pescara, contattato da ilsussidiario.net, la dichiarazione di Krugman è
«alquanto discutibile». Non perché Cipro non debba uscire dall’euro, ma
perché avrebbe dovuto farlo molto prima.
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http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11662
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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