Quello
che più colpisce
del discorso pubblico italiano degli ultimi giorni è l’improvviso tilt
che ha fatto saltare la collaudata alleanza conformistica tra
establishment
partitico-parlamentare e circuito mediatico. D'altronde, basterebbe solo
seguire qualche
talk show per verificare la fine evidente di una lunga stagione dimostrata dal
perdere le staffe e dall’innervosimento continuo dei principali opinionisti
dell’ultimo ventennio, da Filippo Facci a Maria Teresa Meli, da Vittorio Sgarbi
a Giuliano Ferrara. E’ come se il risultato elettorale con l’irruzione di un
soggetto non controllabile come quello dei Cinquestelle avesse di colpo
allontanato qualsiasi ipotesi prevedibile e controllabile ad uso dei
giornalisti pontificatori.
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http://segnavi.blogspot.it/2013/03/se-il-nuovo-quadro-politico-fa-saltare.html?spref=fb
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
martedì 19 marzo 2013
Se il nuovo quadro politico fa saltare i nervi ai giornalisti
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