L’idea (o slogan) della decrescita è una
componente essenziale di un pensiero critico capace di confrontarsi con
la situazione del mondo contemporaneo, e di interagire con una
possibile nuova pratica politica adeguata ai gravissimi problemi
attuali. Il punto di partenza del pensiero della decrescita è la
ritrovata consapevolezza, annullata nel senso comune da qualche secolo
di capitalismo, che i concetti di bene economico e di merce non sono
identici: beni (intesi anche come servizi) sono i prodotti del lavoro
umano che soddisfano determinati bisogni e necessità, merci sono, tra
quei beni, quelli inseriti in un mercato monetario con un prezzo di
vendita, ed acquisibili, quindi, soltanto pagando quel prezzo. In
termini logici, sono due concetti interconnessi, ma non coestensivi. La
distinzione chiaramente riecheggia quella, introdotta dagli economisti
classici e ripresa da Marx, fra valore d’uso e valore di scambio.
Quando si parla di crescita si intende la crescita della sfera della
circolazione di merci, quindi della sfera di compravendita di beni e
servizi dotati di un prezzo. Quando si parla di decrescita si intende
la diminuzione del raggio di questa sfera.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45278
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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