Il collegamento tra crescente disuguaglianza, debito, cambiamenti
climatici, dipendenza da combustibili fossili e crisi alimentare globale
è innegabile.
Appena dopo due anni da quando il dittatore dell'Egitto Presidente Hosni
Mubarak si è dimesso, poco è cambiato. La famigerata Piazza Tahir al
Cairo è rimasta un continuo sito di scontri fra manifestanti e forze di
sicurezza, nonostante un presidente eletto recentemente. E' la stessa
storia in Tunisia e Libia dove le proteste e le sommosse sono perdurate
sotto gli apparentemente democratici governi attuali.
leggi tutto:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11627
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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