Varie spade di Damocle restano pendenti su Cipro.
Abbiamo visto il sistema bancario cipriota mettersi subito in serrata
per spronare i parlamentari ad accettare il piano-salasso con vittime
designate i cittadini.
Con il terzo voto negativo, ieri, del
parlamento, il collasso è immediato (e le cornacchie di Bruxelles già
hanno urlato il possibile “fallimento dello Stato” cipriota. Come se
una nazione potesse “fallire”...)
Ma anche se il parlamento avesso votato “sì”, il collasso bancario sarebbe stato soltanto rimandato.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45244
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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