STUPIDA RAZZA

martedì 11 febbraio 2014

E se il lavoro potesse essere qualcosa di diverso?


Perché non tentare di affrancarsi dal ruolo di tubo digerente della macchina del consumo? Reinterpretare il senso del lavoro in chiave di valorizzazione delle proprie qualità e dei propri interessi, anziché come imposizione meccanica alienante.
Se esiste un ambito dell'attività umana nei paesi occidentali, che nel corso degli ultimi decenni è stato più di ogni altro radicalmente rivoluzionato, violentato e trasfigurato, si tratta senza dubbio del "mondo del lavoro".
Fin dagli albori dell'età moderna e per quasi tutto il corso del 900, il lavoro remunerato, sia sotto forma dipendente (operaia e impiegatizia), sia sotto forma imprenditoriale (artigianato, commercio e industria) ha costituito la spina dorsale sulla quale ogni nuova generazione costruiva le proprie prospettive di futuro. Una sorta di tronco intorno ai cui rami affastellare le foglie dell'esistenza, talvolta destinato a trasformarsi in un albero rigoglioso, più spesso in nulla più che una piantina ordinaria.....
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