«Sono sicuro che l’euro ci costringerà a introdurre un nuovo insieme di strumenti di politica economica. Proporli adesso è politicamente impossibile, ma un bel giorno ci sarà una crisi
e si creeranno i nuovi strumenti». Così parlava Romano Prodi nel
lontano 2001, precisamente il 4 dicembre, intervistato dal “Financial
Times”. Dunque “sapeva”, Prodi, che l’euro avrebbe generato “una crisi”.
La memorabile sortita dell’ex premier italiano, ex consulente di
Goldman Sachs e ovviamente ex presidente della Commissione Europea, fa
parte del florilegio presentato da “Megachip” alla voce: piccola
antologia di “democrazia europea”. «Dunque per fare “passi avanti” l’Europa
ha bisogno di devastare la società, avvilire la cultura, generare
disoccupazione di massa, far suicidare imprenditori e lavoratori,
gettare nello sconforto e nella disperazione milioni di giovani e
produrre miseria».
leggi tutto:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=47529
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento