Fatto cento
il numero degli Italiani, la tavola riassuntiva mostra come oggi appena
1,53 persone lavorino nel settore primario (agricoltura e pesca) e solo
11,74 nella produzione di beni mobili ed immobili (3,32 edilizia; 8,42
industria). Ciò è possibile perché i lavoratori d’oggi sono assistiti da
potenti servitori: l’energia elettrica, il petrolio, il gas, il carbone
… Un uomo sul trattore, si sa, moltiplica a dismisura il lavoro fatto
dall’aratore con buoi. (Va ricordato che nel 1931 gli addetti
all’agricoltura erano il 54% della popolazione.)
L’elevata
capacità di usare l’energia farebbe pensare ad un’abbondanza stabile e
generalizzata, invece la crisi colpisce ugualmente. Perché?
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