I timori per la deflazione in Eurozona si moltiplicherebbero se fosse
vero che siamo giunti all'apice di un ciclo di crescita economica.
ebbene si.
La BCE ha lasciato fare. Negli ultimi cinque mesi la deflazione sta
avanzando al tasso annuo del -1,5% nell’eurozona, grazie alle manovre di
austerity.
Da settembre i prezzi sono calati al ritmo del 6,5% in Grecia, del
5,6 in Italia, del 4,7 in Spagna, del 4 in Portogallo, del 3 in Slovenia
e quasi del 2% in Olanda, in base ai miei calcoli (annualizzati)
partendo dai dati mensili di Eurostat.
La risalita dell’euro sul dollaro, sullo yen, lo yuan e sulle divise
di Brasile, Turchia e dei paesi asiatici in via di sviluppo è
parzialmente responsabile dell’importazione della deflazione. Il trade-weighted index dell’Eurozona è salito del 6% in un anno.
Ma
non ci sono scuse. Queste sono le dirette conseguenze della politica
monetaria della BCE. Francoforte può rimettere in carreggiata l’euro in
qualsiasi momento, se solo volesse opporsi al suo destino infausto. Ha
scelto di fare altrimenti, sperando che qualche parola di pace detta con
convinzione possa fermare la marea globale.
leggi tutto:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13179
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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