“Ama le generazioni future come te 
stesso!” scriveva Nicholas  Georgescu Roegen, che negli anni ’70 inventò
 la bioeconomia e la  decrescita, come modello antagonista a quello 
distruttivo del  consumismo, che divora il futuro dei nostri figli e 
nipoti. Sull’altare  del mito della crescita continua del Prodotto 
Interno Lordo,  sacrifichiamo energia, materiali, biosfera e ogni genere
 di beni,  sprecando a più non posso come se non vi fosse un domani. 
Oggi  l’ingranaggio si è parzialmente inceppato e la macchina 
industriale iper  produttiva si ritrova con troppa merce da vendere e 
pochi clienti, così  licenzia, delocalizza o chiude i battenti. Ma non 
passa giorno senza  che qualche politico o qualche esponente del mondo 
economico ripeta che  “solo la crescita può rilanciare l’occupazione”. E
 spesso qualcun altro  aggiunge ironicamente: “non sarà certo la 
decrescita felice a creare  nuovi posti di lavoro”.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=48740
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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