I cattolici più rigorosi non hanno condiviso la definizione di “cattolico in politica” elargita, dalle autorevolissime colonne del Corriere della Sera, da
Ernesto Galli della Loggia a Matteo Renzi. Gli hanno replicato che il
termine “cattolico in politica” identifica “uno che vuole realizzare per
quanto possibile i principi della dottrina sociale della Chiesa in una
determinata circostanza storica”. Qualcuno di loro ha aggiunto che Renzi non può nemmeno essere equiparato ai democristiani d'antan, che, pur colpevoli di non avere saputo contrastare il processo di scristianizzazione dell'Italia, mostravano pubblicamente, anzi vantavano (magari solo per prendere voti), la loro appartenenza ad una cultura politica che aveva radici cristiane.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=48698
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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