Nel suo annuale confronto televisivo con
la nazione, il presidente russo espone il suo punto di vista sulla
situazione economica nel Paese e porta in secondo piano la faccenda
della crisi ucraina. Le sue posizioni ferme e rassicuranti lo consacrano
come un vero capitano del popolo, esempio di abilità politica e
lungimiranza. Il suo ruolo in seno alla macchina governativa di Mosca
non può esser messo in discussione dai destabilizzanti tentativi
occidentali di ostacolare il piano di ripresa del Paese. Le colpe
dell’Occidente non sono da ricercare nelle azioni altrui, ma nelle
proprie cieche campagne di conquista.
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NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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