La
realtà sociale e culturale del nostro tempo presenta una strana
contraddizione: da una parte l’organizzazione capitalistica della
società mostra sempre più chiaramente i suoi limiti, la sua incapacità
di assicurare la riproduzione sociale in termini sostenibili nel tempo.
Appare via via più chiaro il fatto che il modo di produzione
capitalistico, giunto alla fase attuale del suo sviluppo, non sa più
assicurare i livelli di benessere e i diritti che erano stati garantiti
ai ceti subalterni dei paesi occidentali per tutta una fase storica, e
che esso, per continuare a sopravvivere, ha avviato pericolosi processi
di dissoluzione dei legami sociali e di sconvolgimento di delicati
equilibri ecologici. Allo stesso tempo però, e questo è l’altro lato
della contraddizione, questi evidenti indizi di inceppamento dei
meccanismi autoriproduttivi dell’attuale organizzazione sociale non
suscitano un movimento politico che abbia chiara l’esigenza di
superamento del capitalismo e sappia articolare tale esigenza
inserendosi nelle linee di scontro che le crescenti complicazioni
sociali fanno sorgere. Per usare un linguaggio d’altri tempi, crescono
le difficoltà oggettive nella riproduzione del meccanismo sociale
capitalistico, ma latitano le forze soggettive che dovrebbero iniziare
la lunga e difficile lotta per una diversa organizzazione sociale.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=50831
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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