Solo un mese fa ci avevano presentato il Quantitative Easing della BCE, pronto a entrare in opera, come il provvedimento che avrebbe rivitalizzato l'economia europea. Alcuni economisti (generalmente
appartenenti alla scuola marxista e più in generale a visioni
eterodosse) avevano comunque avvisato che questo genere di operazione
poteva rivelarsi come un mero salvataggio dei mercati finanziari (e
delle istituzioni finanziarie che in esso operano) e che non avrebbe
avuto comunque effetto sull'economia reale.
A pochi giorni dalla sua
partenza queste considerazioni fuori dal coro rischiano però di essere
considerate come visioni economiche assolutamente ottimiste. E questo è
la stessa BCE a dircelo.
Il 27 Marzo i conti correnti di deposito della BCE (deposit facility) già erano in crescita e ammontavano alla considerevole cifra di 57,29 miliardi di euro, mentre ad oggi ammontano alla cifra di 63,62 miliardi di euro. Dunque siamo di fronte ad una crescita quasi esponenziale che non è azzardato definire anomala.
leggi tutto:
Nessun commento:
Posta un commento