Già nel 1983 i Righeira, noti intellettuali, avevano capito dove si sarebbe andati a parare. Adesso fra i capi di Stato riuniti a Parigi è tutto un grido dall’allarme. Obama: “Siamo l’ultima speranza per le generazioni future”. Hollande: “Prenderemo in qualche giorno decisioni che avranno conseguenze per decenni, in gioco c’è l’avvenire del mondo”. Juncker: “Non potremo dire alle generazioni future che non sapevamo”. Parole, parole, parole, scritte sulla sabbia (radioattiva) non tanto perché dal Summit di Parigi si uscirà solo con accordi non vincolanti sottoposti a ‘sanzioni morali’( figuriamoci) ma perché per ridurre l’inquinamento bisognerebbe scaravoltare l’intero modello di sviluppo.
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