Pian piano tutti si stanno posizionando nel quadrante mediorientale.
Tra le altre cose, forse l’ISIS serve a questo: a trovare una scusa per darsi convegno da quelle parti per i ‘botti finali’ di questo tempo ‘agli sgoccioli’.
Tutti percepiscono che qualcosa di grosso sta per accadere: “l’agenda” mondialista procede a tappe forzate, tra ideologia “di genere” e “sacrifici necessari” perché “i mercati (o l’Europa) ce li chiedono”; i “grandi della terra” si ritrovano per giorni e giorni a Parigi, capitale dell’angoscia mondiale, ufficialmente per discutere dei “cambiamenti climatici”; il Papa sembra indire un Giubileo straordinario proprio a causa della straordinarietà del momento.
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