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Da un anno il prezzo del petrolio è una delle variabili più importanti nella situazione economica, con notevole collasso e molteplici effetti generali che ovviamente aumentano l’instabilità del sistema finanziario, commerciale, economico e strategico in generale. Sappiamo che il processo attuale è iniziato nel dicembre 2014, secondo una decisione politica presa in coordinamento e in grande segreto, immediatamente vantato dalle autorità americaniste e saudite. L’obiettivo era il crollo della Russia. Un testo da Sputnik, riprendendo una notizia della Federal Reserve dello Stato del Texas, e vari commenti, annunciava che sua prima vittima (in ordine cronologico) è la grande operazione su gas e petrolio di scisto negli Stati Uniti, che interessa notevoli ambizioni economiche e strategiche (alcuni hanno lodato o finto di temere la recrudescenza dell’onnipotenza dell'”iperpotenza”, che sapete, in tale occasione).
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