In un discorso tenuto presso il Fondo monetario internazionale, l'economista Larry Summers sosteneva che i tassi di interesse prossimi allo zero non hanno saputo stimolare la crescita del Pil in una misura sufficiente da raggiungere la piena occupazione, pertanto occorrerebbe verosimilmente applicare un tasso di interesse negativo. Con questo concetto, egli intende un tasso monetario negativo fissato dalla Fed per bilanciare il tasso "naturale", che egli ritiene essere negativo.
Con l'espressione "tasso naturale", Summers intende quel tasso che bilancerebbe i risparmi previsti con gli investimenti pianificati, e quindi, come insegna Keynes, consentirebbe di ottenere la piena occupazione. In presenza di tassi monetari prossimi allo zero, l'inflazione attuale ci spinge già verso un tasso di interesse reale negativo, tuttavia tale quadro non è ancora sufficientemente negativo, secondo l'opinione di Summers, da bilanciare gli investimenti previsti con i risparmi pianificati e, quindi, stimolare la crescita del Pil in modo tale da promuovere la piena occupazione. Un tasso di interesse negativo è una proposta alquanto sorprendente e la comprensione delle relative implicazioni richiede sicuramente un certo sforzo.
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