NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
martedì 22 dicembre 2015
Questo è quello che è di là da venire
“Sino ad ora, le limitazioni dell’autodeterminazione degli Stati e dei popoli in funzione dei diritti del capitale globale (sia che si proponesse di profittare con beni, servizi e moneta, sia che si proponesse profitti di guerra) hanno sempre dovuto passare per la mediazione necessaria di organizzazioni internazionali, quali UE e NATO, ovvero attraverso trattati multilaterali in cui gli Stati sovrani avevano un ruolo, quantomeno nell’azionamento delle cosiddette “clausole di salvaguardia”, le quali prevedevano la disapplicazione o la sospensione di una regola per fini politici interni. Nelle organizzazioni regionali, poi, la componente dello Stato sovrano recitava quantomeno un ruolo figurativo, prevedendo per esempio nella UE (al di là dell’inutile parlatorio costituito dal Parlamento) la presenza dei ministri competenti nel Consiglio dei Ministri UE, donde la necessità di coltivare all’interno degli Stati una componente politica asservita ai fini che via via venivano veicolati all’interno dell’organizzazione.
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