NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
lunedì 14 dicembre 2015
Conferenza di Parigi, allevamenti e omertà
Nell’imminenza del vertice di Parigi sulle variazioni climatiche il National Geographic ha dedicato a questo argomento il suo numero di novembre; oltre 160 pagine sui pericoli che corre il mondo e su cosa fare per rimediare. Apro la rivista e sul retro di copertina leggo una frase che mi fa ben sperare: “Il cambiamento siamo noi” ma la speranza dura poco: è una pubblicità delle Poste Italiane. Sfoglio pagina dopo pagina e vanamente cerco ciò che puntualmente non appare ogni volta che si parla di variazioni climatiche, di impatto ambientale, degrado degli ecosistemi e così via: il ruolo che in tutto ciò ha la pesante questione zootecnica, un settore responsabile da solo di un quinto delle emissioni mondiali di gas serra e nonostante ciò mai nominato. A pag. 6 leggo che «nel Mato Grosso, Brasile, negli ultimi decenni quasi un quarto della foresta è stato abbattuto per far posto all’agricoltura liberando nell’atmosfera milioni di tonnellate di carbonio fissate negli alberi.» In realtà almeno il 60% di queste aree sono state deforestate per far posto agli allevamenti, qui inclusi sotto il termine generico e asettico di “agricoltura”.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=52743
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