L’agenda nazionale della Clinton si intreccia con quella estera: “Dominio a 360 gradi ” in tutto il globo, precariato in crescita negli Stati Uniti
Harry Truman sorprese gli americani con la sua richiesta di una sanità gratuita per tutti, su modello dei governi europei; Johnson lo fece estendendo le riforme della Great Society*, e pure Nixon lo fece con un’ondata di provvedimenti regolatori e di spesa sociale da lui approvati, superando Johson su diversi fronti “Keinesiani”. Hillary Clinton invece non ci offrirà simili sorprese. La sua impronta tngibile nello scivolamento a destra del partito ci fa dedurre con ferrea logica ciò che possiamo aspettarci dal “mostro” sia sul fronte interno che su quello estero.
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