Ecco un’altra amara sorpresa per i correntisti di alcune tra le maggiori banche italiane. Il decreto ‘salva-banchieri’ di novembre non lo stanno pagando soltanto i risparmiatori dei quattro istituti risoluti, ma anche i clienti degli intermediari che sono andati in soccorso del governo, scattando sull’attenti all’ordine di Bankitalia. Gli aumenti dei balzelli sui conti di Unicredit, Ubi o Banco popolare rappresentano un taglieggio inaccettabile e vergognoso: un prelievo forzoso sfacciato!
Gli istituti di credito sono sempre bravi a camuffare nuovi costi e a mettere le mani nelle tasche dei loro correntisti. Il M5S, assieme a meritorie associazioni dei consumatori come Adusbef, deve tenere gli occhi aperti e sorvegliare nell’interesse dei risparmiatori. Avevamo già previsto con grande anticipo che le banche avrebbero rincarato le tariffe di gestione dei conti. Sapevamo che sarebbe potuto accadere di fronte all’insostenibilità dell’operazione "salva-banchieri" che sta generando un buco di almeno un miliardo di euro nel neonato fondo di risoluzione di Bankitalia.
LEGGI TUTTO:
Nessun commento:
Posta un commento