NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
lunedì 3 ottobre 2016
Massimo Fini: “Andremo a sbattere. O almeno io lo spero…”
Ci salveremo?
Spero di no. Spero in un collasso del sistema
che permetta ai più giovani di ricominciare.
Magari facendo gli stessi errori.
L’esercizio del dubbio è la ginnastica che ha praticato con più assiduità e costanza (lui che di regolare non ha molto). Sulla scrivania c’è un poderoso tomo, “La modernità di un antimoderno”. Tutto il pensiero di un ribelle, una sorta di Summa teologica (si parva licet) che raccoglie i saggi di Massimo Fini. Dove non dell’esistenza di Dio si trovano le prove, quanto di una catastrofe cui andiamo incontro con “l’ottuso ottimismo di Candide”. Tecnologia, progresso, democrazia, supremazia indiscriminata dell’economia, la pretesa dell’Occidente di ergersi a modello: tutte le parole-totem della nostra cultura sono messe in discussione. Con l’autore partiamo dall’inizio, ovvero dal titolo: “La rivoluzione scientifica e la rivoluzione industriale, razionalizzate dall’Illuminismo sia in chiave liberista, sia in chiave marxista non hanno migliorato la qualità della vita dell’uomo. Anzi l’hanno grandemente peggiorata”.
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