STUPIDA RAZZA

giovedì 7 febbraio 2013

La rivoluzione conservatrice della post-crescita

Antonio Gramsci definiva ‘rivoluzioni conservatrici’ quei cambiamenti che attingono da idee radicali e innovative allo scopo di annacquarne la portata rivoluzionaria, secondo il motto gattopardesco di ‘cambiare tutto per non cambiare niente’: Gramsci aveva in mente idee come il socialismo e ‘rivoluzioni conservatrici’ come il dirigismo fascista o il new deal rooseveltiano, oggi possiamo vedere nel capitalismo della green economy una diluizione del pensiero ecologista; e domani possiamo essere sicuri che anche la decrescita subirà lo stesso trattamento.
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