Antonio Gramsci definiva ‘rivoluzioni 
conservatrici’ quei cambiamenti  che attingono da idee radicali e 
innovative allo scopo di annacquarne  la portata rivoluzionaria, secondo
 il motto gattopardesco di ‘cambiare  tutto per non cambiare niente’: 
Gramsci aveva in mente idee come il  socialismo e ‘rivoluzioni 
conservatrici’ come il dirigismo fascista o il  new deal rooseveltiano, 
oggi possiamo vedere nel capitalismo della  green economy una diluizione
 del pensiero ecologista; e domani possiamo  essere sicuri che anche la 
decrescita subirà lo stesso trattamento.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45014 
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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