STUPIDA RAZZA

domenica 10 febbraio 2013

Una società civile senza protesta?

La rotta d'Italia. La campagna elettorale apre alla “società civile” ma, quando questa inizia a protestare, si scontra sempre con una repressione pesante. Alla democrazia serve riaprire gli spazi di conflitto
Mai come in questa campagna elettorale la società civile è stata invocata da varie parti come soluzione alla degenerazione delle istituzioni politiche. Nel tentativo di aggirare il crollo di consenso ai partiti (di cui si fidano, secondo recenti sondaggi, non più del 6% degli italiani), le varie liste elettorali hanno inserito e promosso candidati della società civile, interpretata via via come tutto-ciò-che-non-è politico di professione, dal banchiere all’industriale, dal giornalista al magistrato. Se il grado di civismo dei candidati presentati come società civile varia, certamente alcune/i rappresentanti di associazioni che hanno svolto un ruolo importante sui temi della pace, dell’ambiente, del lavoro, dei diritti civili potranno certamente, se elette/i, contribuire a rappresentare una parte di questo paese, che si è sentita a lungo escluso dalle istituzioni parlamentari. 
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http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/Una-societa-civile-senza-protesta-16682

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