Ma resta, drammatica, la domanda: può esistere una democrazia senza
partiti? O il vuoto che essi lasciano è destinato a essere riempito da
un nuovo potere tecnocratico calato dall’alto? Se infatti è vero che la
Repubblica italiana in sessantacinque anni non ha regolato l’articolo 49
della sua Costituzione, là dove prescrive che i partiti devono agire
“con metodo democratico”, non è un caso che risulti altrettanto inevasa
l’attuazione del successivo articolo 50: “Tutti i cittadini possono
rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o
esporre comuni necessità”. Quando mai le Camere si sono aperte alla
legittima partecipazione dei cittadini?
“Noi vorremmo che i partiti scomparissero radicalmente”. E difatti
prosegue: “Lo so, molti potrebbero domandare: ma in parlamento se non ci
sono i partiti chi ci sarà? Come può esistere un parlamento senza i
partiti? Ci saranno i movimenti, i comitati, tutte espressione di
esigenze che provengono dalla società civile”.
leggi tutto:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-democrazia-senza-partiti/
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
sabato 9 marzo 2013
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