Professor Tarchi, Lei sin
dalla giovane età si è occupato di politica, prima come militante poi
come studioso. Cos'è cambiato nel panorama politico dagli anni settanta
ad oggi?
Prima di tutto, è cambiata un’atmosfera.
Si è modificato un clima psicologico. Gli anni Settanta sono stati
l’epoca delle speranze, delle utopie, delle illusioni. Un tempo in cui
alla politica veniva assegnato un ruolo salvifico. Solo negli ambienti
più radicali, di diverso segno, si ambiva a fare della militanza uno
stile di vita, ma nelle società di molti paesi una qualche aspirazione
alla modifica – attraverso la politica – della situazione esistente era
ampiamente diffusa. Oggi viviamo l’era della rassegnazione, del
pragmatismo spicciolo, del piccolo cabotaggio. Si dà per scontato un
po’ ovunque che debba essere l’economia, con i suoi postulati e i
corrispondenti imperativi, a guidare le mosse della classe politica. Lo
spirito del tempo induce i più a credere che stiamo vivendo nel
migliore dei mondi possibili, e che tutto quel che dobbiamo fare è
salvaguardarlo. L’obiettivo a cui si guarda è rendere eterno il
presente, cercando soltanto di rappezzarne qualche toppa. Nel
Sessantotto si esagerava, sognando di mandare la fantasia al potere, ma
adesso si esagera in senso inverso, riducendo la politica alla mera
amministrazione di risorse materiali più o meno scarse.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45199
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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