Weidmann vuole la patrimoniale. E che la
voglia il numero uno della Buba (cioè la banca centrale tedesca, non
esattamente quella dello Zaire) lascerebbe pure il tempo che trova, se
solo avessimo una classe politica degna di tale nome.
Anche il Fondo Monetario Internazionale vuole la patrimoniale. Ma, anche in questo, sarebbe poca cosa.
Poi, però, si arriva in Italia e ci si imbatte in un esercito di
personaggi che, a vario titolo, occupano la scena pubblica e i luoghi di
potere: la vogliono anche loro. E di quelle feroci, pure.
Avete bisogno di nomi?
Vabbè, facciamoci male: diciamo i nomi.
La Camusso, Bersani, Fassina, Vendola, Renzi, Cuperlo, Modiano,
Monorchio, Bonanni, Angeletti, Civati, D’Alema, Saccomanni, Letta,
Bindi, qualche banchiere al comando di banche fallite, qualche altra
dozzina di politici di minore importanza, che si lavano la coscienza
(in anticipo) dicendo che serve per una redistribuzione della ricchezza;
quando in realtà, la patrimoniale, serve solo per mantenere il loro
status quo.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=47351
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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