I partiti devono ripartire dalla loro sconfitta. Tessendo connessioni
simili al web e con leadership condivise. Nel libro "Progetto
Democrazia", in uscita per il Saggiatore, David Graeber, il massimo
teorico di Occupy Wall Street, si interroga sui processi decisionali e
sul senso dell’agire collettivo.
di Pierfranco Pellizzetti, da il manifesto, 21 marzo 2014
Nonostante
l’epoca mediatizzata nel profondo sia indotta a pensarlo, la politica
non è soltanto agire comunicativo. O meglio, una politica che non si
riduca al lavacro elettorale proprio dello star system, in cui il voto
si trasforma nelle acque benedette di Lourdes; le cui abluzioni
purificano e cancellano ogni malefatta pregressa, collusioni varie non
meno che qualsivoglia conflitto di interesse.
leggi tutto:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-politica-e-una-geografia-mobile-non-solo-un-reality/
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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