Per mezzo dell’invenzione del bilancio strutturale, il Fiscal compact
prima, il six pack e il two pack poi, hanno eliminato definitivamente
anche quell’esiguo margine di manovra fiscale previsto dal Trattato di
Maastricht. Condannando così l’Europa all’austerità permanente.
di Thomas Fazi, da sbilanciamoci.info
Si
parla tanto del Fiscal Compact ma pochi sanno come funziona veramente. E
non solo in Italia. Nei corridoi di Bruxelles la voce che gira è che il
testo completo del patto “l’hanno letto in 10 e capito in 3”. Quanto
c'è di vero, dunque, su quello che si sente in giro?
Tanto per
cominciare, c’è da dire che il Fiscal Compact di nuovo introduce molto
poco. Il testo poggia in buona parte sul Trattato di Maastricht (1991) e
sul patto di stabilità e crescita (1999) – le tavole su cui sono incise
le sacre regole di bilancio dell’Ue –, e poi riprende e integra un
insieme di disposizioni proposte dalla Commissione nel periodo 2010-11 e
per la maggior parte già adottate dal Consiglio e dal Parlamento
europeo, come il Patto per l’euro e in particolare il six-pack e il
two-pack.
Com’è noto, il Trattato di Maastricht – successivamente
rafforzato dal Patto di stabilità e crescita – si componeva di due
“regole d’oro”:
leggi tutto:
http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-trappola-del-fiscal-compact/
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
Nessun commento:
Posta un commento