Viviamo come ai tempi di Noè. Col
presentimento che sarebbe venuto un diluvio, il vecchio cercava di
convincere la gente perché cambiassero stile di vita. Ma nessuno gli
dava retta. Al contrario, “Si mangiava e si beveva. C’era chi prendeva
moglie e chi prendeva marito finché non arrivò il diluvio e li spazzò
via tutti” (Lc 17,27; Gn 6-9).
I duemila scienziati del Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change)
che studiano il clima della terra, sono i nostri attuali Noè. La terza
e ultima relazione del 13 aprile contiene un grave grido di allarme: abbiamo soltanto quindici anni per impedire che si oltrepassi di 2°C il clima della terra.
Se sarà oltrepassato, conosceremo qualcosa del diluvio. Nessuno dei
196 capi di stato ha detto una sola parola. La grande maggioranza
continua a sfruttare i beni naturali, facendo affari, speculando e
consumando senza fermarsi, come ai giorni di Noè.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=48345
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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