L'Italia, paese di populisti e di populismi. Ne ha conosciuti ben tre (e mezzo), nel ultimi vent'anni, un record mondiale. Populismo:
 che è concetto classico della politica e della sociologia ma che 
tuttavia è un processo culturale prima che politico. E oggi economico 
prima che culturale e politico, nel senso che è appunto l'economia capitalista ad essere oggi un processo culturale prima che economico,
 producendo - prima delle merci e del denaro - le mappe concettuali, 
cognitive, relazionali, affettive necessarie per la navigazione nel 
mercato; trasformando quello che era il cittadino dell'illuminismo in 
lavoratore, merce, capitale umano - ovvero in mero homo oeconomicus. Tre populismi interi: Berlusconi, Grillo e Renzi. E il mezzo populismo della Lega.
 Tre padri politici invocati dal popolo perché lo sorreggano, lo portino
 da qualche parte, gli dicano cosa deve fare, perché questo stesso 
popolo si ritiene incapace (o non più desideroso) di assumersi la 
responsabilità di essere sovrano di se stesso.
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 http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=106539&typeb=0&Loid=315&Il-populismo-tecnocratico-del-
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
lunedì 4 agosto 2014
Il populismo tecnocratico del «rottamatore»
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