La vendita della Indesit a Whirpool è solo
 l’ultimo caso: si sta  verificando nel silenzio generale la fine 
dell’Italia industriale, come  predetto da Luciano Gallino. Il pericolo 
imminente è quello di cedere al  capitale estero non solo le industrie 
ma anche le grandi banche, e di svendere completamente il risparmio italiano. A causa del declino verticale dell’industria e della sofferenza delle banche
  italiane, e a causa della colpevole inerzia governativa e dei pesanti 
 vincoli europei, il capitalismo nazionale sta diventando un servile  
vassallo di quello internazionale. E l’Italia rischia così di  
precipitare definitivamente nel Terzo Mondo. Se l’“Economist” definisce 
 “untangled” (sciolto, smembrato) il capitalismo italiano, sfugge il 
peso  della svolta forzata di Mediobanca, che ha deciso di sciogliere 
gli  accordi incrociati tra le maggiori aziende nazionali: da allora, 
secondo  Enrico Grazzini, il capitalismo italiano si è votato a una 
sorta di  suicidio irreversibile.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49205
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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