mi sa tanto che ha ragione.
La contrazione economica iniziata con il crollo azionario del ’29 fu, per dimensioni e conseguenze la
più devastante che la storia ricordi e tuttora persistono conoscenze
assai limitate delle cause che la scatenarono e ne prolungarono il
decorso.
Alcuni
sostengono che essa fu la logica conseguenza degli eccessi finanziari e
monetari accumulati durante il boom economico che la precedette, mentre
altri sostengono che fosse principalmente dovuta all’interventismo
dello Stato nel sostenere artificialmente l’espansione attraverso il
ricorso al credito.
Keynes
ha sempre sostenuto che il capitalismo non può salvarsi dai propri
eccessi senza l’aiuto e l’intervento dello Stato, attraverso il ricorso
ad iniezioni di liquidità, investimenti pubblici e una politica di
redistribuzione dei redditi con un certo grado di protezione doganale.
L’amministrazione
americana e la Federal Reserve hanno applicato in questi anni, alcuni
dei principi keynesiani attraverso l’espansione della spesa pubblica ,
riduzione delle imposte, maggiore liquidità attraverso la manovra dei
tassi di mercato, ricorrendo in maniera sistematica al deficit di
bilancio e ad un’economia di guerra che finanziata anch’essa a debito
pone una seria ipoteca sulle generazioni future.
leggi tutto:
Nessun commento:
Posta un commento