Che la ricchezza non basti a misurare il 
benessere non è una novità, né lo sono vari tentativi, nel mondo, di 
sostituire il Pil con altre misurazioni, come quella della "felicità" 
scelta dal Buthan. Ma ora è la Cina a muoversi, con oltre 70 città e 
distretti che hanno abbandonato il Prodotto interno lordo come misura 
della performance locale. I vertici del partito l'hanno stabilito alla 
fine dell'anno scorso e il premier Xi Jinping l'ha ribadito in giugno: 
"Non possiamo più usare il semplice Pil per decidere chi sono i più 
bravi".
I funzionari governativi stanno assimilando il 
contrordine: ora chiedono cose come l'attenzione all'ambiente e la 
riduzione della povertà. E proprio mentre l'Ocse progetta di sostituire 
il Pil con il suo Better Life Index, arrivano i primi segni concreti, a 
parere del Financial Times,
 del fatto che la Cina stia davvero lasciando il mantra della crescita 
economica a ogni costo per incoraggiare una miglior qualità della vita. 
leggi tutto: 
 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=49165 
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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