I
maldestri tentativi da parte americana di salvare a tutti i costi il
ruolo egemone del dollaro stanno spingendo molti Paesi a lavorare più
alacremente per costruire un’alternativa monetaria multipolare.
Oggettivamente il dollaro, come unica valuta degli scambi e delle
riserve internazionali, ha concluso il suo ciclo storico. Bisogna
prenderne atto.
Le
destabilizzazioni finanziarie e le svalutazioni monetarie nei Paesi
emergenti, provocate dalle politiche di liquidità “yo-yo” della Federal
Reserve, hanno indotto alcuni governi a denunciare una “guerra
monetaria” in corso. Le “cadute pilotate” dei prezzi del petrolio e
dell’oro mirano a mettere in difficoltà soprattutto i Brics, la Russia e
l’Iran. Contemporaneamente i prezzi di alcune materie prime vengono
manipolati al rialzo con l’effetto di “gambizzare” le politiche
industriali e di sviluppo dei Paesi emergenti e anche dell’Unione
europea.
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