L’Arabia Saudita ha per caso cambiato idea sui livelli attorno ai quali i prezzi del petrolio dovrebbero oscillare? Dalle dichiarazioni ufficiali non sembrerebbe trapelare un cambio di rotta. Tuttavia, indiscrezioni segnalano come il collasso delle quotazioni del greggio sia stato alla fine una sorpresa, di quelle non particolarmente gradite, anche per il paese. La prossima settimana, dunque, in occasione del meeting dell’Opec, l’Arabia saudita potrebbe esprimere il desiderio di assistere a una stabilizzazione dei prezzi tra $60 e $80 al barile.
E’ passato quasi un anno da quando, alla fine del 2014, il Regno saudita disse che non avrebbe fatto più nulla per sostenere i prezzi del petrolio, stanco – come affermò il ministro petrolifero Ali al-Naimi – di tagliare la produzione solo per fare un favore ai paesi rivali (come gli Stati Uniti), consentendo loro di coprire a fronte di un prezzo di $100 al barile l’aumento dei costi. In quell’occasione, il ministro disse che anche se i prezzi “fossero scesi fino a $20″, l’Arabia Saudita- che è il principale produttore di petrolio dell’Opec- non avrebbe cambiato idea.
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