
Povero Jair Bolsonaro, pensava di essere furbo. Di aver fatto il proverbiale tredici al Totocalcio. Pensava di poterla fare franca, di essere arrivato dov’è arrivato (e come ci è arrivato, ma questa è un’altra storia e sarà la Storia, quella con esse maiuscola, a dare il suo giudizio) senza dover pagare dazio. Non subito, almeno. Addirittura, ha voluto fare il brillante con l’operazione Cesare Battisti, tanto per rendere palese e consolidare l’asse transatlantico con quello che vede – o, forse, gli è stato indicato – come referente sovranista/populista in Europa per il suo Paese, il ministro Matteo Salvini.
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https://www.ilsussidiario.net/news/economia-e-finanza/2019/1/24/spy-finanza-un-disastro-in-arriva-mentre-leuropa-nasconde-la-testa-sotto-la-sabbia/1838863/
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