STUPIDA RAZZA

domenica 25 agosto 2019

Il giorno del Conte



Il D-DAY di Conte, il suo giorno più lungo, è arrivato il 20 Agosto 2019, quando nel pomeriggio si è presentato in Senato e dopo un discorso di 47 minuti ha pronunciato la parola fine all’esperienza del governo M5S-Lega, durata 445 giorni. A questo ha fatto seguito un intervento in serata di fronte alla proposta di Matteo Salvini di ritirare la mozione di sfiducia dopo l’annuncio delle dimissioni. Quello dell’avvocato Conte, uomo prestato alla politica per fare da trait d’union equilibrato tra due schieramenti con visioni diverse dell’economia e della società, è stato per intero un intervento j’accuse rivolto a Salvini, che avrebbe aperto in modo irresponsabile la crisi di governo, pensando solo agli interessi propri e del suo partito, in un momento tanto importante per l’Italia – la nomina dei nuovi commissari europei, le difficoltà nel contrastare l’aumento dell’Iva e l’esporsi agli sbalzi dello spread – al punto da rischiare di compromettere l’interesse nazionale.
Il tutto fatto per capitalizzare il crescente consenso elettorale e di sondaggi che la Lega e Salvini hanno ottenuto con la politica sull’immigrazione da un anno a questa parte. Questo sarebbe avvenuto in modo rozzo, dando risalto alle proprie ragioni nelle piazze e contravvenendo alle elementari leggi del rispetto costituzionale e del lavoro svolto insieme. Conte ha rivendicato il grande impegno del governo che fa da contrasto alla scarsa serietà e pochezza intellettuale attribuita ai comportamenti del leader della Lega, che a senso unico avrebbe voluto demolire tutto, animato dalla burla, dalla baruffa e dall’egoismo personale. Insomma una visione unilaterale che sembra basarsi sul presupposto che noi Italiani, tutti fessi o ciechi, non riusciamo a vedere i fatti, a distinguere la nutella dalla palta.
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