Ma non finisce mica qui: chi deciderà quanti soldi dovremo versare e quando? Diciassette uomini: i diciassette ministri dell'economia di diciassette stati membri (quelli che ratificheranno il trattato). Il diciassette porta sfiga. Infatti, secondo il trattato, nessuno di questi 17 uomini potrà essere chiamato in giudizio per una qualsiasi delle decisioni che prenderà nell'ambito del MES. E neppure avremo la possibilità di visionare i documenti che al MES verranno prodotti. Una super organizzazione opaca pagata con i soldi dei cittadini, che deciderà se e quale stato avrà il diritto di indebitarsi ulteriormente, a suo insindacabile piacimento, e per quale ammontare, senza essere sottoposta a nessun procedimento di verifica e di controllo democratico. A che scopo tanta segretezza? A che scopo tutta questa impunità? E che senso ha farsi un'assicurazione solo per avere il permesso di farsi riempire di debiti?
Quando accendi un finanziamento sai quante rate dovrai pagare e quando scadrà l'ultima. Con il MES diamo un libretto degli assegni infinito e completamente in bianco. Il board dei governatori potrà infatti decidere in qualsiasi momento un aumento di capitale, che partirà con 800 miliardi, e gli stati membri dovranno corrispondere la loro quota parte secondo i tempi e le modalità stabilite di volta in volta, senza potersi opporre in alcun modo. Come non c'è modo di uscirne: se ratifichi il trattato, è per sempre.
Non solo, ma siccome non c'è limite al peggio, il MES potrà rastrellare i soldi necessari, all'occorrenza, presso la grande finanza internazionale. Per esempio la Cina o le grandi banche d'affari. In questo caso, il finanziatore esterno avrà il diritto di commissariare lo stato sovrano che beneficerà del prestito (cui, è bene ripeterlo, saranno applicati interessi elevati), che si ritroverà la Goldman Sachs o Hu Jintao in Parlamento ad approvare o respingere ogni decisione. E una clausola specifica prevede che nessun Governo successivo a quello che ha ratificato il trattato potrà disimpegnarsi, adottando una eventuale decisione di uscita. Stiamo per consegnare le chiavi di casa alla grande speculazione internazionale e per abdicare a qualsiasi principio democratico conquistato nel tempo. Per ogni generazione a venire, nei secoli dei secoli, amen.
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