STUPIDA RAZZA

martedì 30 aprile 2013

La coerenza è l'optional del Pd

Piccola antologia di quando Letta, Bersani, D'Alema e company giuravano che mai e poi mai con Berlusconi. A futura memoria
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 http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/10186-la-coerenza-e-loptional-del-pd.html

Dalle fondamenta

Non navighiamo in buone acque. Il Governo Letta si insedia (avrei scritto “si insinua”) sotto i nostri occhi e, sebbene l’inciucio sia scandaloso e l’alleanza strutturale tra PD e PDL ormai visibile a tutti, c’è ancora una parte del Paese – che non disprezzo, beninteso, ma nella quale non mi riconosco – che preferisce un Governo purchessia alla faticosa ricostruzione di un tessuto democratico lacerato da almeno vent’anni di larghe intese fantasma, oggi uscite alla luce del sole. Che nasca un’opposizione popolare a questo scempio è di prioritaria importanza, e lo è altrettanto la necessità che prenda forma un’alternativa adulta e costruttiva. Il Movimento 5 Stelle ha il compito di guardarsi intorno e di dare rappresentanza alle istanze di lotta e alle proposte di cambiamento che sorgono sui territori e fuori dal coro dei canali mainstream. La battaglia più difficile sarà quella di far crescere, in maturità ed efficacia, le azioni politiche della nuova opposizione, svincolando il suo enorme potenziale dal condizionamento dei grilli e dei casaleggi che ne stanno ipotecando il futuro.
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Per un 1°maggio (e una primavera) di lotta

Chi comanda  ha scelto la via della restaurazione. La svolta è avvenuta in una settimana, rieletto Napolitano si è dato il via al governo Pd-Pdl  presieduto da Letta. Napolitano aveva già voluto il governo Monti, col sostegno di Berlusconi e del Pd. Un governo che ha prodotto più disoccupazione e centinaia di migliaia di lavoratori esodati; ha ridotto le pensioni della povera gente, aumentato le tasse, fatto crescere i costi di benzina, luce, gas, acqua e dei generi di prima necessità.
I loro provvedimenti economici non hanno fatto uscire il paese dalla crisi ma costi della crisi li hanno fatti pagare a noi con un forte peggioramento delle condizioni di vita e con la crescita smisurata della precarietà. Oggi per milioni di italiani il salario è precario, il posto di lavoro è precario, i servizi sociali sono precari, la sanità è precaria; la scuola è precaria, la casa è precaria, la possibilità di andare in pensione è precaria. Non sappiamo cosa ci toglieranno domani, ma siamo certi che ci toglieranno qualcosa, che ci chiederanno altri sacrifici.
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Governo pasticcio, programma posticcio

Un governo frutto di un compromesso nazionale e di uno internazionale (Usa e Unione Europea) porta inscritta nel proprio dna l'oscillazione continua tra interessi e strategie diverse. Sul fronte interno, Enrico Letta ha quindi esposto un programma in 14 punti che cerca di tenere insieme le indicazioni della Troika (e gli obblighi derivanti dal rispetto del Fiscal Compact) con alcune “promesse” berlusconiane come la cancellazione dell'Imu sulla prima casa o il congelamento dell'Iva al 21%, nvece che al 22 come previsto dalla lege di stabilità. Sul fronte “esterno” dovrà gioco forza cercare di ottenere dalla Troika margini di flessibilità maggiori nella tempistica degli obiettivi imposti (riduzione della spesa pubblica, pareggio di bilancio, riforme strutturali, ecc). Oggi a Berlino, davanti a una Angela Merkel a sua volta ormai in piena campagna elettorale, verificherà se ci sono margini di movimento oppure no.
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 http://www.megachip.info/tematiche/beni-comuni/10188-governo-pasticcio-programma-posticcio.html

Al cuore della Terra e ritorno: comprendere la crisi sistemica

Pubblichiamo in formato PDF scaricabile liberamente la prima e l’ultima sezione del libro di Piero Pagliani: “Al cuore della Terra e ritorno”, corredate da una Premessa introduttiva.  Il libro, diviso in due parti, di cui Megachip curerà la prossima pubblicazione in rete, idealmente è la continuazione, dieci anni dopo, del volume «Alla conquista del cuore della Terra. Gli USA dall’egemonia sul “mondo libero” al dominio sull’Eurasia» (Punto Rosso, Milano, 2003).  Dieci anni fa l’autore cercava di comprendere i motivi più profondi della ripresa di iniziativa imperiale degli Stati Uniti dopo l’11/9, senza fermarsi alle prime facili considerazioni legate al neo-colonialismo e rifuggendo da popolari formulazioni che giudicava sciagurate, come la nota “guerre delle multinazionali”. La ricerca fu guidata dall’ipotesi di Giovanni Arrighi di essere in presenza della crisi sistemica del rapporto di scambio politico tra il Potere del Denaro e il Potere del Territorio che sotto il segno degli Stati Uniti aveva dominato la scena a partire dalla fine della II Guerra Mondiale. Una crisi che induceva gli USA a intraprendere quella che Pagliani definì una politica di “imperialismo preventivo”, cioè in previsione di un futuro scontro con le grandi potenze emergenti, in particolare la Cina.
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 http://www.megachip.info/rubriche/3-libri-consigliati/10165-al-cuore-della-terra-e-ritorno-comprendere-la-crisi-sistemica.html

La sparatoria a Palazzo Chigi e i 'cannibali della disperazione'

Mezzogiorno di fuoco a Palazzo Chigi: due carabinieri feriti, uno in modo grave, proprio nel momento in cui il nuovo governo al Quirinale giura fedeltà alla Costituzione. Il gesto eclatante e isolato di un disoccupato stanco della vita e sommerso dai debiti, a cui manca solo un’ultima pallottola per darsi il colpo di grazia? “I piccoli gnomi bipartisan, gli insignificanti uscieri di palazzo, i falchi e le anatre Pd-Pdl gareggiano nell’additare, senza fare nomi sia chiaro, il movimento di Beppe Grillo quale mandante indiretto, o quantomeno responsabile morale, del gesto disperato di Luigi Preiti, un 'calabrese' di Rosarno (fosse stato un lombardo o un veneto la provenienza regionale non sarebbe stata specificata)”, protesta Anna Lami su Megachip
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 http://www.ilcambiamento.it/crisi/sparatoria_palazzo_chigi_cannibali_disperazione.html

“L'Italia cambia strada”, nasce la rete Mobilità Nuova

Il nostro Paese ha ipotecato il futuro delle opere pubbliche e della mobilità approvando progetti per nuove autostrade e nuove linee ferroviarie ad alta velocità che costeranno complessivamente 130 miliardi di euro, offriranno ulteriori occasioni di business alla malapolitica e alla criminalità organizzata, sottrarranno al Paese territorio e bellezza spesso senza offrire ai cittadini un servizio migliore. È quanto denuncia Legambiente che, al fine di modificare il modello di mobilità in Italia, presenta la rete #MobilitàNuova.
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http://www.ilcambiamento.it/trasporti/italia_cambia_strada_nasce_rete_mobilita_nuova.html

DEUTSCHE BANK TRE SASSOLINI NEL BUCO CON LA BANCA INTORNO!

Ve lo ricordate il recentissimo DEUTSCHE BANK: IL RITORNO DEL BUCO CON LA BANCA INTORNOIcebergfinanza …
Nei giorni scorsi una delle agenzie di rating la Egan Jones ha ridotto il rating della Germania
Mentre una tagliava la Germania da A+ ad A, anche per la debolezza di , l’altra confermava AAA (con outlook negativo) – Come mai una tale discrepanza? Forse perché Moody’s è pagata da chi emette titoli (Germania & co.), mentre Egan-Jones da chi li compra, al riparo dai conflitti di interesse delle “Big Three”…
La manipolazione dei valori e dei prezzi di azioni, titoli di stato, valute e, da qualche giorno, oro ed argento cui assistiamo da molti anni da parte delle banche centrali di tutto il mondo, è solo uno dei tanti paradossi economici che stanno prolungando e peggiorando il clima economico mondiale.
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2013/04/30/deustche-bank-tre-sassolini-nel-buco-con-la-banca-intorno/

IL GOVERNO LETTA E IL PAESE DELLE MERAVIGLIE

 prega,prega,che ne abbiamo bisogno,per colpa vostra.
Chi non ricorda la nostra Alice e il suo paese delle meraviglie nel quale …
” Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com’è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe! “
Sia ben chiaro che non ho alcuna intenzione di scherzare sulla possibilità di un miracolo, di cui il nostro Paese ha estremamente bisogno, chiunque abbia un minimo di buon senso sa che questa è l’ultima spiaggia, ma ancora oggi mi sto chiedendo dove troveremo i soldi per il coniglio bianco estratto dal cilindro del governo Letta, quando come ho più volte sottolineato abbiamo firmato una cambiale da circa 60 miliardi all’anno, tra “fiscal com pact e vari fondi slavastati altrui il tutto condito dal cosidetto “two packs” che non lascia alcun margine di sovranità finanziaria al Paese…
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2013/04/30/il-governo-letta-e-il-paese-delle-meraviglie/

MACHIAVELLI E LA PERCENTUALE MAGICA!

Ve lo ricordate il post del 4 gennaio di quest’anno MACHIAVELLI 2013…UN ANNO DOUBLE FACE! icebergfinanza

“Se nel mondo tornassino i medesimi uomini, come tornano i medesimi casi, non passerebbono mai cento anni, che noi non ci trovassimo un’altra volta insieme a fare le medesime cose che ora. ” Niccolò Machiavelli tratto da Clizia 1525

Era il 4 di agosto quando scrissi ITALIA…L’ULTIMA GRANDE OCCASIONE! e il 14 di novembre EPPUR SI MUOVE…NONOSTANTE TUTTO! …
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2013/04/29/machiavelli-e-la-percentuale-magica/

GOVERNO LETTA: CON LE MANI NEL SACCOMANNI!

Dopo che il nuovo governo di coalizione sembra aver preso avvio, proviamo ora a cercare di comprendere il pensiero e l’orientamento del nuovo super ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni, economista e banchiere tanto per cambiare, braccio destro di Draghi come scrive Reuters…
Quando nel 2011 viene nominato a Francoforte, Draghi indica Saccomanni come suo successore sfidando la candidatura di Vittorio Grilli, sostenuto dall’allora ministro dell’Economia del Pdl Giulio Tremonti, e quella del rappresentante italiano uscente del comitato esecutivo della Bce Lorenzo Bini Smaghi.
I veti incrociati spianano la strada al vice direttore generale Ignazio Visco e Saccomanni resta numero due fino ad oggi, quando con il Giuramento del governo al Quirinale assumerà la responsabilità di guidare l’Italia fuori dalla recessione più lunga degli ultimi 20 anni da via XX Settembre.
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2013/04/29/governo-letta-con-le-mani-nel-saccomanni/

DEFLAZIONE MADE IN JAPAN!

Mentre il mondo intero aspettava Godot Inflation, Icebergfinanza è uno dei pochissimi blog al mondo che dal lontano 2007 condivide con i suoi lettori, l’assoluta mancanza di sensibili rischi inflativi in un contesto di deflazione da debiti e rientro dal debito generalizzato nei cosidetti paesi occidentali a parte la famigerata asset inflation, determinata dalla speculazione mondiale sulle materie prime alimentata dalla politica monetaria globale.
Mentre disperatamente ed inutilmente la banca centrale giapponese cerca di raddoppiare la base monetaria innondando i mercati di liquidità, creando un minimo di inflazione…
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 http://icebergfinanza.finanza.com/2013/04/29/japan-deflation-2/

TUTTA COLPA DEGLI ITALIANI

Italiani di destra e sinistra, vi meritate tutto questo. Vi meritate un governo che non è nient’altro che un Monti bis, solo più furbesco (la ministra di colore, la Convenzione per riforme eterne incompiute, qualche taglietto ridicolo agli stipendi ministeriali) ma ugualmente scientifico nel perseguire la politica economica e sociale dettata dai mercati e dall’Eurocrazia (con la disgustosa retorica del “buon padre di famiglia” evocata dal premier Letta: come se non ricordassimo che fu proprio il suo maestro, Andreatta, l’autore della privatizzazione della Banca d’Italia, che diede la stura istituzionale al debito inestinguibile contrattato nella bisca dei titoli).
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11793

OLTRE IL RIDICOLO (IL DISCORSO)

Dunque arrivò il giorno del grande discorso del Presidente del Consiglio Enrico Letta, in sintesi:

* Imu sospesa
* l’Iva non si alza
* Non bisogna più indebitare le giovani generazioni
* Bisogna introdurre una forma di sussidio di disoccupazione
* la prima azione del nuovo governo sarà quella di andare in missione (con aereo di stato) a prendere ordini dalla signora Merkel e a fare vedere quanto siamo europeisti.

L’esordio di Enrico Letta non poteva essere più ridicolo. 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11792

COME CI HANNO DEINDUSTRIALIZZATO

MESSORA: Nino Galloni, economista, ex direttore del Ministero del Lavoro; uno che di cose in questo paese ne ha viste tante. Nino, buongiorno.
GALLONI: Buongiorno!
MESSORA: Benvenuto su byoblu.com, a queste interviste volute dalla rete. Io ero rimasto molto colpito dalla tua affermazione in un convegno che ripresi e misi su Youtube, intitolando il video “Il funzionario oscuro che fece paura a Kohl”. Nel tuo racconto del processo con il quale siamo entrati nell’euro, tratteggiavi questa decisione assunta dalla politica italiana di un vero e proprio progetto di deindustrializzazione del nostro paese. E mi sono sempre chiesto: ma perché mai, alla fine, la politica avrebbe dovuto decidere questo strangolamento, questo inaridimento, la morte del nostro tessuto produttivo? Ho cercato, via via, delle risposte nel tempo, ma oggi che sei qua forse queste risposte ce le puoi dare tu. È un processo, quello di deindustrializzazione, che parte da molto lontano. Riesci a farci una carrellata di eventi e poi arriviamo al focus?
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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11789

LA LINGUA BIFORCUTA DELLA MASSONERIA



Tutti a condannare la violenza di un folle, ma Gasparri, La Russa e Alemanno si spingono un po’ più in là e indicano nella benzina gettata sul fuoco dal M5S la causa del gesto di Luigi Preiti. La sceneggiata si ripresenta uguale a quella degli anni di piombo, che andava sotto il nome di strategia della tensione.

Lo scopo è sempre lo stesso: rinsaldare il potere che in questi ultimi mesi è andato sfilacciandosi nella coscienza collettiva degli italiani. Paragonando quanto successo davanti a Palazzo Chigi ai più clamorosi atti definiti terroristici degli ultimi tempi, sembra di assistere ad un attentato “false flag”, in cui ad essere colpiti sono membri della nazione da cui partono le direttive massoniche di controllo della popolazione. 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11785

IL SOFT POWER CHE TERRA' BUONI I PROGRESSISTI

Sbaglia, a mio avviso, chi dice che questo governo di compromesso è nato senza tener conto degli elettori. Ovvero del ‘pubblico da casa’.

La scelta dei ministri, di destra e di sinistra, o per meglio dire di destra mafiosa e di centro liberista, segue ancora una volta il ruffiano modello del cinema di Hollywood. La formula è semplice: mettere più donne nei ruoli ‘da maschio’, mettere uno ‘di colore’ nel ruolo del ‘buddy’, metteterci un’atleta, magari, una ‘superpartes’ – come la Bonino -, e il ‘pubblico’ non smetterà di protestare, ma forse protesterà di meno. 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11784

lunedì 29 aprile 2013

Lavoro per tutti

C’è la disoccupazione, c’è in tutto il mondo. Alcuni anni orsono (1995) è stato pubblicato un libro intitolato La fine del lavoro (di Jeremy Rifkin) ristampato da  Mondadori nel 2005: ma non c’è bisogno di scomodare tanta autorità, è sufficiente un’occhiata sommaria al mondo di oggi rispetto a quello di qualche anno fa, per rendersi conto che il lavoro per tutti non c’è più, e non potrà mai esserci, se continuiamo a pensare come prima. Dove c’erano 50 impiegati, ora ne basta uno con un computer che ha tutte le informazioni e fa quasi tutto. Dove c’erano migliaia di operai, basta qualche macchina. E si continua a pensare di dare lavoro a tutti “aumentando la produzione” e continuando con gli stessi principi di prima!
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45430

Fuori i secondi e calpestiamo gli ultimi


Fuori i secondi perché i primi sono all’angolo in attesa di tempi migliori. Così è nato il governo Alfano-Letta che non Al-Letta gli elettori ma solo i diretti interessati,  i quali prendono tempo per ricostruire i loro partiti tentando di fermare l’emorragia di consensi elettorali e la disaffezione verso il Palazzo di cui sono esponenti da un pezzo.
Sarà un governo balneare proporzionale alla lucidità politica che resta ai due grandi vecchi di questa fase istituzionale, Napolitano e Berlusconi, veri tessitori dell’ennesima trama salvavita della partitocrazia che se ne impipa dei problemi concreti del Paese. Tra due anni al massimo, il rifatto Presidente ed il rifatto solamente si godranno il meritato riposo tra le ceneri dell’Italia.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45434

Decrescita e mercatismo, le idee di Alain de Benoist tornano attuali

Quasi una rivincita dopo decenni di “predicazione” inascoltata. Intervistato dal quotidiano on line Lettera43 , Alain de Benoist, il politologo francese fondatore della Nouvelle Droite, fa il punto sulla crisi della politica e delle categorie ideologiche mettendo al centro della sua prospettiva la decrescita (ma non la chiama felice) di cui è stato un antesignano convinto. Partendo dalla sfiducia generalizzata degli europei verso la politica, analizza quella che Jean-Claude Michéa chiama «l’alternanza unica», cioè l’alternanza senza alternativa in base alla quale la destra e la sinistra fanno « più o meno la stessa politica», e individua una nuova contrapposizione «più reale», quella tra le classi popolari (di destra e di sinistra) a una «nuova classe» totalmente distaccata dal popolo.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45426

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45423

Tanto rumore per il solito governo commissariale

Si dà grande risalto mediatico al fatto che PD e PDL si mettano insieme nel governo, per nascondere il fatto veramente importante, ossia che lo fanno per portare avanti decisioni che sono prese da altri e da fuori dai confini italiani, e che sono imposte, e che vengono mantenute sebbene si dimostrino rovinose. La contraddizione, lo scontro di interessi, non è tra PD e PDL, ma tra chi impone quelle decisioni e la gente che ne subisce gli effetti.

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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45419

Rivoluzione, modernità e progresso

La falsa rivoluzione, la modernità imposta e il progresso distruttivo
A qualcuno potrà sembrare che le tre espressioni, citate nel titolo del presente scritto, identificano in qualche modo un avanzamento complessivo del corso storico, inteso essenzialmente in chiave positiva, che porterà necessariamente miglioramenti nella vita sociale e individuale delle generazioni future. Queste espressioni, per la loro rilevanza ideologico-propagandistica, legittimante del sistema, sono entrate fatalmente nel linguaggio quotidiano, nel parlato di tutti i giorni, assumendo significati diversi da quelli più propri, talora contrastanti, talaltra erronei. Espressioni che identificano qualcosa di buono, o almeno considerato tale dai più, come la “rivoluzione scientifica”, quella informatica, quella biomedica, oppure che lasciano presumere i destini progressivi del genere umano, che per sua natura “modernizza” ad ogni costo per avanzare, strumentalizza il sapere scientifico non tanto per sostituirsi a dio onnipotente, ma per imporre il potere di una classe sull’altra, realizzando così il “progresso”, quell’indietro non si torna che dovrebbe assicurare momenti futuri sempre migliori di quelli passati. 
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Viviamo più a lungo ma diventiamo vecchi più rapidamente

L'Istat nel ristrutturare la composizione della popolazione italiana per fasce d'età, definisce gli over 65 'giovani anziani'. E' una caratteristica tipica di questa nostra società bizantina di mettere le parole al posto delle cose credendo cosi' di mutarne la natura. Smettiamola di prenderci in giro con questa ossessione della giovinezza a tutti i costi. I Romani che erano meno ipocriti e retorici di noi fissavano l'inizio della vecchiaia a 60 anni. E cosi' è anche oggi come sa chi abbia compiuto questo fatidico compleanno. Come immutato è il periodo di fecondità della donna, che raggiunge il suo apice a 27 anni per degradare poi e concludersi poco dopo i quaranta, a meno di non ricorrere a qualche artificio tecnologico degno del laboratorio del dottor Frankenstein.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45425

Letta, la tela atlantica

L’approdo al governo di Enrico Letta ha molti punti di contatto con il viaggio nel potere di Barack Obama. A molti questo potrebbe apparire come un complimento rivolto a due campioni progressisti. Per chi obamiano non è, come chi scrive, è invece la critica a due conservatori impegnati a salvaguardare creativamente gli interessi dell’Impero, Obama al centro e Letta in periferia. Tralasciamo per ora le scontate differenze fra USA e Italia, il divario in termini di loro ruolo e peso internazionale, la diversità dei sistemi politici ed elettorali. Quel che interessa qui sottolineare è il fatto che un sistema in profonda crisi di legittimità ha trovato una soluzione “creativa” all’interno delle proprie classi dirigenti. Gli Stati Uniti erano segnati da un “impresentabile” come il presidente Bush. In Italia venivamo da un livello di fiducia nei partiti politici ormai prossimo allo zero. In entrambi i casi il rimedio è stato covato dalle classi dirigenti promuovendo un leader relativamente giovane, messaggero di una retorica che necessariamente promette il cambiamento, ma protegge i rapporti di forza esistenti.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45433

Ed ecco gli androidi di Mr. Letta

L’obiettivo di Enrico Letta è quello di una “legislatura costituente”, con immediate misure “sociali” e “anticasta” come primo fumo negli occhi e quindi quelle “riforme” (mai una parola fu più abusata…) dirette – come un nuovo sistema elettorale, un senato delle regioni, delle limitazioni al numero degli enti e delle presenze nella politica generale - a rendere praticabile una permanenza al potere dell’attuale regime dei partiti infeudato all’euro e ai grandi poteri liberisti internazionali.
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 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45435

Tanti rischi, poche regole al casinò della finanza

Le banche non hanno imparato nulla dalla crisi. Continuano ad accumulare rischi da scaricare sul resto dell’economia e sullo Stato. Un gigantesco casinò ha preso il posto della finanza: è ora di chiuderlo
“Alla ricerca di aiuto, le banche spostano i rischi negli angoli più oscuri” (dei mercati finanziari). È il titolo di un articolo apparso in questi giorni sul New York Times. Il buon senso vorrebbe che in un momento di difficoltà si diminuisse l'esposizione al rischio. Al contrario, per non rinunciare a profitti potenzialmente elevati, diverse banche continuano a tenere in piedi operazioni estremamente avventate, poi “rivendono” e trasferiscono una parte dei rischi su soggetti a vocazione speculativa, quali gli hedge fund. Peccato che spesso anche fondi pensione e di investimento, ovvero lavoratori e piccoli risparmiatori, vadano poi a investire negli stessi hedge fund, alimentando una catena di Sant'Antonio del rischio globale. 
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 http://sbilanciamoci.gag.it/Sezioni/capitali/Tanti-rischi-poche-regole-al-casino-della-finanza-17890

domenica 28 aprile 2013

Enrico Letta sul "Divorzio" del 1981 tra Banca D'Italia e Ministero del Tesoro

non ho parole,voi..................?

Giulietto Chiesa: ai Dioscuri del M5S non basta più giocare di rimessa

Caro Giulietto,
seguo sempre le vostre pubblicazioni sui siti di Alternativa, ed ho ascoltato l'ultimo intitolato Autodafé. Se ho capito bene tu rimproveri la cattiva gestione del grande risultato elettorale da parte di Grillo, proponendo alla fine di saltare il guado e partecipare ad un governo di "salvezza nazionale". Quindi immagino con il PD. Ma per anni ti ho sentito dire che il PD è ormai un partito fuori dalla sinistra, che ha abbracciato il liberismo più spinto proposto da USA+UE, come si fa a cancellare dieci anni di critiche e sporcarsi le mani? Forse per cancellare Berlusconi definitivamente? Beh, non nego che sarebbe già un buon risultato, ma poi? Dovrebbe votare le peggiori nefandezze, tipo il rifinanziamento delle nostre missioni all'estero, o peggio ancora qualche altra "missione umanitaria" magari in Iran.Non dimentichiamo che la politica estera è importantissima anche se non viene mai citata dai media e che le divisioni maggiori sono su questo campo. Quando ci sarà da concedere le nostre basi per la solita aggressione ad un paese sovrano (sarà la Siria? o l'Iran?) come voteremo? Dobbiamo fare come Rifondazione Comunista che ha votato le peggiori nefandezze con il governo Prodi, suicidandosi definitivamente?
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Non chiamatelo inciucio

 no,lo chiamiamo inciucione.
A due mesi esatti dalle elezioni di febbraio, sembra essere nato, dopo un parto lungo e travaglliato, il nuovo governo destinato ad accompagnare gli italiani sul fondo del baratro.
Già ad una prima occhiata, non si fatica a rendersi conto che il neonato governo Letta rappresenta per molti versi un qualcosa d'inedito rispetto a quelli che lo hanno preceduto, pur muovendosi nel solco del "pilota automatico" voluto da Mario Draghi.
Ad attirare l'attenzione non sono tanto i nomi dei singoli ministri, con qualche eccezione come quello di Emma Bonino che di fatto garantisce la completa suddittanza nei confronti degli Usa e d'Israele, quanto piuttosto la filosofia di carattere puramente "estetico", posta alla base della squadra di governo. In presenza di un pilota automatico che imporrà all'esecutivo tutte le mosse da compiere e considerata la mancanza di spazio per qualsiasi autonomia di pensiero, il lavoro si é concentrato insomma esclusivamente sul messaggio mediatico che il nuovo governo dovrà veicolare nelle case degli italiani, per ottenere un'apertura di credito in termini di speranza e simpatia...

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 http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/10179-non-chiamatelo-inciucio.html

Finanziare i sussidi mediante moneta complementare

Vorrei sottoporre all'attenzione di coloro che sono interessati la proposta che l'Italia provveda al soccorso dei cittadini più bisognosi mediante la stampa di moneta. Prego il lettore di prendere sul serio la frase "sottoporre all'attenzione": è possibile che la proposta sia assurda, o che non lo sia ma ci siano ostacoli molto seri, o che sia inopportuna, e in generale che abbia dei difetti che io non ho visto. Penso però che valga comunque la pena di discuterne, eventualmente per decidere che è impraticabile. Qui di seguito i dettagli.   L'Italia dovrebbe stampare una moneta parallela all'euro, chiamiamola lira, da usarsi per distribuire un sussidio di disoccupazione generalizzato. Vari interventi, su cui non mi dilungo,  suggeriscono che il valore complessivo dovrebbe essere dell'ordine di 10 miliardi di Euri all'anno. Il tasso nominale di cambio più comodo sarebbe ovviamente 1 lira = 1 Euro; la lira però non dovrebbe essere convertibile in euro né in altre valute, né dare origine a depositi fruttiferi. Inoltre non dovrebbe essere utilizzabile per pagare contributi fiscali o previdenziali (dato che altrimenti si tradurrebbe in un'altra manovra, e cioè l'emissione di euro).
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 http://www.megachip.info/tematiche/kill-pil/10170-finanziare-i-sussidi-mediante-moneta-complementare.html

NO al governissimo sindacale

 complimentoni.
Il direttivo nazionale della CGIL ha dato via libera, con la sola opposizione della rete 28 aprile, alla stipula del patto sulla rappresentanza. Che bello, diranno gli ingenui, finalmente c'è la democrazia sindacale. Bè, non è proprio così. L'accordo che si prefigura si basa sullo scambio tra diritto alla rappresentanza e esigibilità degli accordi. Che vuol dire in concreto? Facciamo un esempio.(...)
Nel 2010 alla Fiat di Pomigliano Sergio Marchionne impose una accordo gravemente lesivo delle condizioni e delle libertà dei lavoratori. Quel patto fu accettato dalla maggioranza delle organizzazioni sindacali, delle rsu e dei lavoratori con un referendum. La FIOM comunque rifiutò quello che definì giustamente un ricatto, non accettò il pronunciamento maggioritario e si mise a contestare l'accordo per via sindacale e legale; e per questo fu esclusa dalla rappresentanza sindacale in Fiat e i suoi iscritti discriminati sul lavoro. Con il nuovo accordo sulla rappresentanza tutto questo non succederà più
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http://www.megachip.info/tematiche/fondata-sul-lavoro/10163-no-al-governissimo-sindacale.html

Verso un Manifesto dei popoli

Le nostre rivendicazioni comuni e urgenti per una Europa democratica, sociale, ecologica e femminista! Fermiamo l’austerità prima che distrugga la democrazia!
L’Europa è sull'orlo del baratro, e contempla l'abisso. Le politiche di austerità mandano in rovina i popoli, minacciano la democrazia e smantellano il nostro modello sociale. I paesi più toccati sono devastati da gravi crisi umanitarie.
L'aumento delle diseguaglianze mette in pericolo la coesione sociale. Le donne e i giovani sono i più colpiti dalla crisi. 
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La casa comune non vuole il cappello

Anche se le modalità hanno lasciato tutti basiti, i passaggi che hanno portato alla formazione del nuovo governo, quale che ne sia poi l'esito (finiranno comunque tutti in bocca a Berlusconi, Napolitano compreso), erano in qualche modo scontati. Il Pd non avrebbe mai potuto imboccare una strada diversa dopo più di un anno di sostegno senza se e senza ma a Monti, cioè al definitivo trasferimento del governo del paese dal Parlamento (già sostanzialmente esautorato dal porcellum) alla Bce e, per suo tramite, alla finanza, ben rappresentata da Monti e Draghi. Sono due uomini di Goldman Sachs, che ragionano alla maniera di Goldman Sachs: non è necessariamente un legame diretto, ma un dato di cultura e di modus operandi che in Europa sono chiari a tutti, ma che in Italia attirano invece l'accusa di schematismo o complottismo.  Quanto al Movimento Cinque Stelle, gli esiti disastrosi della linea di condotta adottata, che gli è già costato parecchio in Friuli, non possono essere imputati solo a inesperienza o a eccessiva rigidità: si è visto peraltro Grillo e i suoi adepti ammorbidirsi assai nel corso dei giorni.
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 http://www.megachip.info/tematiche/beni-comuni/10174-la-casa-comune-non-vuole-il-cappello.html

Nato e Bce, con tanti saluti all’Italia (e minacce a Grillo)

Dall’ultra-atlantista Emma Bonino, pronta a tutte le più sanguinose guerre decise da Washington, all’ultra-europeista Fabrizio Saccomanni, direttore di Bankitalia con esperienze sia alla Bce che al Fmi, dopo gli studi alla Bocconi e alla Princeton University. Due ministri-chiave, esteri ed economia, già delimitano in modo inequivocabile il perimetro del secondo “governo Napolitano”, con Letta premier e Alfano vice, più altri mestieranti della nomenklatura: Gaetano Quagliariello alle riforme, probabilmente per una legge elettorale anti-Grillo e un presidenzialismo all’italiana, Maurizio Lupi a infrastrutture e trasporti (leggasi: Tav Torino-Lione), nonché il redivivo Dario Franceschini (rapporti col Parlamento) e i “presentabili” Nuzia De Girolamo (agricoltura), Beatrice Lorenzin (sanità) e l’ex sindaco padovano Flavio Zanonato (sviluppo). Ministri-vetrina: la campionessa Josefa Idem (sport), il direttore della Treccani, Massimo Bray (cultura), il presidente dell’Istat Enrico Giovannini (altro“saggio”, ora incaricato di gestire lavoro e welfare) e la italo-congolese Cécile Kyenge, medico e primo ministro di colore nella storia italiana, delegata all’integrazione.
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 http://www.libreidee.org/2013/04/nato-e-bce-con-tanti-saluti-allitalia-e-minacce-a-grillo/

sabato 27 aprile 2013

La notte della Repubblica

resistere,resistere,resistere.
Più di otto milioni di italiani che hanno dato il loro voto al MoVimento 5 Stelle sono considerati intrusi, cani in chiesa, terzi incomodi, disprezzati come dei poveri coglioni di passaggio. Né più e né meno dei 350.000 che firmarono per la legge popolare Parlamento Pulito che non è mai stata discussa in Parlamento dal 2007 e dopo due legislature è decaduta. Il M5S non può governare, ma neppure avere i diritti minimi di chi fa opposizione. L'offerta di un governo condiviso con il pdmenoelle con l'elezione di Rodotà, un presidente della Repubblica indipendente e incorruttibile, non è stata minimamente valutata. Eppure sarebbe stato l'inizio di un nuovo giorno, del rinnovamento del Paese. E ora, dopo l'osceno colloquio notturno a tre, in cui due persone, Berlusconi e Bersani, hanno deciso tutto, governo, presidenze della Repubblica, programma, al cospetto dell'insigne presenza di Napolitano, il M5S non vedrà rispettati i suoi diritti di presiedere le commissioni del Copasir e della Vigilanza RAI. Andranno all'opposizione farlocca della Lega e di Sel, alleati elettorali di pdl e pdmenoelle. Un quarto degli elettori è di fatto una forza extra parlamentare.
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 http://www.beppegrillo.it/2013/04/la_notte_della_repubblica.html#commenti

La mescolanza

Il governo che sta nascendo è un'ammucchiata degna del miglior bunga bunga. Tutti passivi tranne uno che di bunga bunga se ne intende. Una mescolanza che sconfina nell'incesto, lettiana, che ha in sé il profumo di famiglia, da Mulino Bianco dell'Inciucio. Zio e Nipote Letta si sono alternati come sottosegretari alla presidenza del Consiglio negli ultimi vent'anni. Cambiava il presidente, ma la famiglia Letta era sempre presente. A garanzia di chi? E' una coincidenza singolare questa successione monarchica. Una famiglia di predestinati.
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Marra: Grillo bravo bravo bravo bravissimo!!! Hai detto finalmente che Letta è inaccettabile perché è membro bilderberg!!!

Vedi, non so cosa ti ha impedito di farlo finora, ma qualunque cosa sia, ti prego, non curartene, vai avanti, non archiviare di nuovo il discorso che hai iniziato, non limitarti a fare qualche battuta ogni tanto, non smettere di insistere sul tema della criminalità del bilderberg e della incredibilità di questo stare a guardare della magistratura, fai pressione fin quando le Procure d’Italia non faranno a gara nel perseguirli penalmente, organizza manifestazioni di protesta dinanzi ai tribunali contro i PM e la magistratura per il fatto che non confiscano penalmente le quote private della Banca d’Italia, confiscando così automaticamente anche quel 15% della BCE di proprietà della Banca d’Italia, fai levare altissima la voce del tuo movimento per l’abrogazione delle cinque leggi regala-soldi alle banche, travolgi con i tuoi militanti questi biechi massoni, bilderberghini, trilaterini, aspenini che, da Berluschino a Monti, dai due Letta a Renzi, da Napolitano a Bonino, da Amato a Passera, da Riotta a Gruber, da Annunziata a Draghi, dal Corriere a Repubblica eccetera hanno venduto l’anima al diavolo e si sono assunti l’incredibile ruolo di contribuire alla definitiva rovina dell’umanità…

Votare un furbo, non vuol dire che lo sei anche tu – significa che sei un coglione!

Possiamo noi finanziare chi ci succhia il sangue, e brucia il futuro dei nostri figli? Quale di questi parassiti al governo del paese, finanzierebbe mai un soggetto che complotta contro di loro? Potremo mai trovare conforto e solidarietà fra le braccia dei nostri carnefici, sull’onda di un incomprensibile autolesionismo dai tratti masochistici? E sulla base di quali meriti assodati, azioni e sacrifici, li dovremmo foraggiare?
Il Finanziamento pubblico ai partiti, va eliminato per un fatto di semplice logica, inequivocabile e inconfutabile: ha prodotto un branco di criminali che in virtù di tutto questo denaro sottratto indebitamente alla comunità, sponsorizzano le loro gang.
Disoccupazione, precarietà, salari da fame, qualità della vita in caduta libera, disegnano quel paesaggio drammatico e angosciante, che riproduce una società svuotata da ogni diritto sociale e civile, di significato di bene comune e di senso dello stato.
Abbiamo la benzina più cara d’Europa. Come può questo paese, crescere??? Se poi ci aggiungiamo tutti i costi relativi al possesso e alla conduzione di una autovettura, assicurazione da rapina e bollo, le tariffe energetiche in crescita esponenziale, la tassa sulla spazzatura, gli interessi da usura delle banche, e la più criminale di tutte le imposte, l’IMU, c’è da credere che da una tale situazione non ne usciremo vivi. Noi, che dopo una vita di sacrifici e di privazioni, ci troviamo costretti a pagare la tangente su di un bene primario, sancito come diritto inalienabile dalla stessa Costituzione. Di cosa vivranno i nostri figli?

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 http://www.stampalibera.com/?p=62413

ITALIA: rivolta popolare

Cose buone dal mondo: un cancro garantito e certificato a norma di legge. La nocività come strategia di selezione della specie umana, stabilita dal Nuovo Ordine Mondiale, capeggiato dai criminali Rockefeller & Rothschild. Tappa finale: la progressiva rarefazione dei beni ambientali di prima necessità: aria salubre, acqua pulita, terra sicura. I dati ufficiali parlano chiaro: 10 milioni di italiane ed italiani sopravvivono in aree gravemente inquinate. E va sempre peggio, con l’aerosolterapia bellica che sparge bario nei polmoni ignari e silenti della popolazione, nonché nell’acqua potabile. 
Non a caso il codice penale del Belpaese ignora l’ecosistema Gaia. Guai, però, a fiatare. Il problema non è la destra, la sinistra oppure il centro. C’è dell’altro. Con le mafie statali che fatturano il 20 per cento del prodotto interno lordo, è in atto una pacifica e duratura convivenza in vigore dallo sbarco degli Alleati (padroni).
Segreti, misteri e sangue a fiumane per nascondere traffici di armi, occultamenti di rifiuti, strategie offensive. Stragi, omicidi, omissioni, insabbiamenti della verità per celare affari ed egemonie belliche, ruberie parastatali.  
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http://www.stampalibera.com/?p=62456#more-62456

MPS Antonveneta: il consulente Goldman Sachs era Letta… Gianni


Goldman Sachs gestiva l’operazione MPS-Antonveneta. E il consulente per l’Italia, appena nominato, è davvero inaspettato…
In molti su Facebook in queste ore cercano di dipanare la complicata matassa Monte dei Paschi-Antonveneta. Un amico trova questo interessante articolo del Corriere della Sera del 21 Dicembre 2007, dal titolo “MPS, scelta americana per l’Antonveneta”, che così recitava:
Il Montepaschi fa partire l’operazione di aumento di capitale da 9 miliardi di euro per far fronte all’ acquisto di Antonveneta dagli spagnoli del Santander. E lo faaffidandosi ai colossi dell’ investment banking che si faranno carico a fermo dell’ intero ammontare. In particolareCitigroup, Goldman Sachs e Merrill Lynch avranno il ruolo principale di coordinare l’ intero dossier ma ad impegnarsi nel finanziamento dell’ operazione saranno anche Credit Suisse, Mediobanca e Jp Morgan.
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Due anni fa a maggio, la Puerta del Sol di Madrid e Plaza Catalunya di Barcellona, le piazze delle due più importanti città della Spagna, furono occupate da migliaia di "indignados". Per molti giovani della nazione ben istruiti ma disillusi, era abbastanza, e per un breve periodo è sembrato che era iniziata una nuova era di mobilizzazione politica. Poche settimane dopo, tuttavia, queste speranze vennero brutalmente distrutte quando la divisione antisommossa della polizia della Catalonia, la Mossos D'esquadra, scatenò la furia selvaggia dello stato sugli accampamenti di fortuna dei manifestanti, dietro al piuttosto dubbio pretesto di liberare la città da un rischio sanitario e di sicurezza (questa è l'Europa, dopo tutto!). Il messaggio era chiaro: tutti i tentativi di resistere alla nuova realtà economica europea, non importa quanto pacifici, sarebbero stati brutalmente repressi.

Due anni fa a maggio, la Puerta del Sol di Madrid e Plaza Catalunya di Barcellona, le piazze delle due più importanti città della Spagna, furono occupate da migliaia di "indignados". Per molti giovani della nazione ben istruiti ma disillusi, era abbastanza, e per un breve periodo è sembrato che era iniziata una nuova era di mobilizzazione politica.

Poche settimane dopo, tuttavia, queste speranze vennero brutalmente distrutte quando la divisione antisommossa della polizia della Catalonia, la Mossos D'esquadra, scatenò la furia selvaggia dello stato sugli accampamenti di fortuna dei manifestanti, dietro al piuttosto dubbio pretesto di liberare la città da un rischio sanitario e di sicurezza (questa è l'Europa, dopo tutto!). Il messaggio era chiaro: tutti i tentativi di resistere alla nuova realtà economica europea, non importa quanto pacifici, sarebbero stati brutalmente repressi. 

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11779

LA SCELTA ESTREMA DELL'EUROPA: RASSEGNAZIONE O RIVOLUZIONE

PROFILO DI ENRICO LETTA, ALIAS MONTI JUNIOR

“Io ce la metterò tutta perché gli italiani non ce la fanno più dei giochetti della politica.”
Enrico Letta

Al di là del volto pulito, dei 47 anni ben portati e dei modi più o meno galanti di Enrico Letta, è bene conoscere alcune cose sul suo passato recente e remoto, per capire che cosa ci riserva il futuro.

Posizioni politiche ed economiche:

- Appoggio incondizionato a Napolitano-Monti, suoi compagni nella loggia segreta (“mega-P2 globale”) Gruppo Bilderberg e nella loggia semi-segreta e super-esclusiva creata da Rockefeller: la Commissione Trilaterale;

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 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11777

Enrico Letta e il "governissimo" indesiderato

Appena il rieletto Presidente, Napolitano ha dato l’incarico a Enrico Letta, si sono scatenate su internet e presso i giornali le cose più disparate. Infinite liste di ministri con nomi talvolta raccapriccianti, corrispondenti raccolte firme su internet contro i medesimi ministri, illazioni di ogni tipo e analisi politiche corrispondenti.
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 http://www.ilcambiamento.it/crisi/enrico_letta_governissimo.html

Ripensare la mobilità di persone e merci

Ripensare la mobilità, è un pensiero ardito, può sembrare anche minaccioso per chi ha interessi pre-costituiti, ma perché ripensare la mobilità? E soprattutto, come?
In periodo pre-elettorale, tutti i partiti ed i movimenti hanno elaborato scenari e programmazioni di lungo periodo più o meno complessi. Hanno chiesto il voto, pensando, qualcuno sinceramente, di poter offrire delle soluzioni alle esigenze di mobilità di cittadini e merci. In realtà la questione è molto complessa, molto di più di quello che può sembrare a persone poco esperte del settore.
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 http://www.ilcambiamento.it/trasporti/ripensare_mobilita_persone_merci.html

Julio Garcìa Camarero: la differenza tra consumo e consumismo

“Nella casa del saggio la ricchezza è schiava, in quella dello stolto padrona”
Lucio Anneo Seneca
Il neoliberalismo globale ed il marketing ci dicono che il consumismo e la crescita economica sono le uniche fonti di soddisfazione e felicità, insieme al possesso dei beni materiali. Tale condizione si può ottenere, nel migliore dei casi, solo trasformandosi in consumisti eternamente insoddisfatti ed infelici condannati ad un lavoro totalizzante ed alienante, di cui si percepisce solo una millesima parte della ricchezza prodotta e la neppur minima sensazione di creatività, una delle nove necessità basiche dell’uomo e della donna. C’è una netta differenza tra consumismo e consumo, quest’ultimo sano e necessario. 
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 http://www.ilcambiamento.it/stili_di_vita/differenza_consumo_consumismo_julio_garcia_camarero.html

DROPIS. Baratto e mercato sociale per far fronte alla crisi

Si moltiplicano le iniziative che mirano a convivere con la crisi dei nostri tempi e che siano allo stesso tempo in grado di tracciare delle vie alternative al modello precostituito. Se per un verso la crisi economica colpisce gravemente la gente e inevitabilmente finisce col modificarne abitudini e maniera di vivere, per un altro, riesce anche ad aguzzare l’ingegno e sollecitare la creatività di chi vuole invece reagire ricercando delle soluzioni per alleviarne il peso. In tal senso, proprio dalla volontà di attivarsi per la comunità nasce l’idea di Dropis; un mercato sociale e un sistema attraverso il quale scambiare beni e servizi senza fare ricorso alla moneta, in altri termini una forma “tecnologizzata” di baratto. 
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http://www.ilcambiamento.it/moneta/dropis_baratto_mercato_sociale_crisi.html

Napolitano bis. Il parlamento è l’espressione della democrazia?

Chi pensa, spera, crede che nel Parlamento attraverso i partiti ci sia una qualche forma di democrazia o di rappresentanza reale dei cittadini, con l’elezione farsa del Presidente della Repubblica, è servito.
Berlusconi e il suo circo ci hanno fatto diventare lo zimbello del mondo, con la rielezione di Napolitano abbiamo raggiunto livelli che sono ineguagliabili da qualsiasi altro Paese e saranno eguagliati solo da altre nostre performance, poiché ormai è chiaro che siamo capaci di tutto e quando si pensa che si sia toccato il fondo si inizia a trivellare con ancora più foga.
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 http://www.ilcambiamento.it/editoriale/napolitano_bis_parlamento_espressione_democrazia.html

L'eredità di Margaret Thatcher

una bella eredità di merda,se la può pure tenere.
“I have given you back the right to manage”. Con questa frase il primo ministro Margaret Thatcher esordiva a una cena annuale della Confederation of British Industry assumendosi il merito di aver rilanciato la crescita economica del Regno Unito
Come noto, gli anni Settanta sono contrassegnati, anche nel Regno Unito, da profonde tensioni economiche e sociali. Il modello economico che fino ad allora aveva garantito la diffusione del benessere in ampi strati della popolazione, è messo in discussione dal quadro competitivo internazionale che richiede una ristrutturazione industriale costosa sul piano sociale in un contesto di forte incertezza generata dalle tensioni inflazionistiche dovute alla crisi petrolifera e a quella del dollaro con conseguenti svalutazioni competitive, crescita dei deficit pubblici e cadute dei redditi reali.
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http://sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/L-eredita-di-Margaret-Thatcher-17815