C’è la disoccupazione, c’è in tutto il mondo. Alcuni anni orsono (1995) è stato pubblicato un libro intitolato La fine del lavoro (di Jeremy Rifkin) ristampato da Mondadori
nel 2005: ma non c’è bisogno di scomodare tanta autorità, è sufficiente
un’occhiata sommaria al mondo di oggi rispetto a quello di qualche anno
fa, per rendersi conto che il lavoro per tutti non c’è più,
e non potrà mai esserci, se continuiamo a pensare come prima. Dove
c’erano 50 impiegati, ora ne basta uno con un computer che ha tutte le
informazioni e fa quasi tutto. Dove c’erano migliaia di operai, basta
qualche macchina. E si continua a pensare di dare lavoro a tutti
“aumentando la produzione” e continuando con gli stessi principi di
prima!
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45430
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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