STUPIDA RAZZA

mercoledì 24 aprile 2013

Tutta la notte ci cantano i Grillo

Era il 2007 quando Beppe Grillo lanciò il suo “Vaffa day”. Quest’analisi di allora, pubblicata sulla rivista “Lo Straniero” appare profetica. Anticipazione dal libro “Ci fu una volta la sinistra”
Proviamo a considerare il fenomeno Grillo dal punto di vista della storia del teatro o, se è eccessivo parlare di storia, della sua cronaca. La proposta può fare un certo effetto ma magari dà qualche risultato, il primo dei quali è ricordarsi che appunto di teatro si tratta, e che la politica è soltanto il mare davvero magnum che rischia di divorare tutto e tutti e di farci capire troppo poco. Invece Beppe Grillo è un comico, come lui stesso più volte ricorda e rimprovera. Forse comico è una parola grossa, meglio sarebbe dire un attore buffo, un intrattenitore abile, un agitatore divertente, ma in ogni caso fa teatro ed è inutile polemizzare con le sue qualità artistiche e cercare di misurare il suo talento. Lo sappiamo e lo vediamo: con tutti i suoi alti di una voce acida e i bassi di un linguaggio basico, con una gestualità affannata che si dibatte fra limiti invalicabili, con una mimica che alterna occhi spalancati a occhi sbarrati, non è certo padrone di un'arte raffinata, ma infine la fissità di una maschera ha anche i suoi vantaggi. Da quando Benigni ha voluto mettersi a recitare e perfino fare il verso a Dante gli è caduta la maschera ma non gli è venuta una faccia, e da quando Dario Fo s'è messo a rubare il mestiere a Sgarbi funziona sempre meno. 
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http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/italie/Tutta-la-notte-ci-cantano-i-Grillo-17717

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