STUPIDA RAZZA

sabato 20 aprile 2013

Quando la paura fa 90

Per combattere la paura, non esiste nulla al mondo di più terapeutico, di una profonda consapevolezza sulla necessità della morte. Se non ne comprendiamo a fondo il suo significato più alto, ogni vera felicità ci é preclusa. Alcune religioni, ancora oggi, immuni dal cancro del liberismo, relativista, conservano intatta la loro natura trascendente, adducendo nella vita, il significato di espiazione catartica e, nella morte, la liberazione da ogni conflitto, per poi ascendere, per diritto divino, verso i prati celesti della libertà cosciente e dell’eterno appagamento. Ogni nostro disagio esistenziale, innescato da quella che, per un eufemismo, abbiamo definito, “la modernità”, fanno tutti capo e, per vie diverse, alla paura della morte. E’ singolare vedere, come, nel mondo occidentale (dove il disagio psicologico e neurologico a raggiunto soglie di dolore quasi insopportabili e paralizzanti), la paura del dopo, sia vissuta come un costante tormento e stillicidio. Una spada di Damocle sul nostro vivere, che ne destabilizza e condiziona le scelte quotidiane, i rapporti con gli altri e, si accanisce su quell’equilibrio spirituale che è alla base di ogni autentica felicità.
leggi tutto: 
 http://www.stampalibera.com/?p=62127#more-62127

Nessun commento:

Posta un commento