C’è
  un aspetto che a mio avviso non è ancora stato colto adeguatamente al 
 riguardo dell’attuale forsennata campagna di sensibilizzazione sul  
cosiddetto “femminicidio”. Che essa è da mettere in stretta relazione  
con l’altra, altrettanto scatenata, sulla ‘liberalizzazione’ di tutto  
ciò che è “gay”.
  
Sul “femminicidio” mi sono già espresso, quindi non mi ripeto ed invito a rileggere quest’articolo,
  il cui succo era il seguente: che qui, come in altri casi, si tratta 
di  una delle manifestazioni dei danni che può produrre il debordante 
ego  dei moderni.
  
Mi sono anche già occupato di quella che definivo la “ostentazione della omosessualità”,
  ma stavolta vorrei invitare a riflettere su quanto l’una e l’altra  
campagna siano solidali e convergenti verso un unico obiettivo.
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http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45516

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