Secondo Serge Latouche [1], “decrescita 
non è il termine  simmetrico di crescita, ma uno slogan politico con 
implicazioni  teoriche”, “è una parola d’ordine che significa 
abbandonare  radicalmente l’obiettivo della crescita per la crescita, un
 obiettivo il  cui motore non è altro che la ricerca del profitto da 
parte dei  detentori del capitale e le cui conseguenze sono disastrose 
per  l’ambiente”.
Secondo Maurizio Pallante, “la  
decrescita è invece la riduzione volontaria della produzione di alcuni  
tipi di merci che si ritengono inutili o dannose, come chi decide di  
dimagrire per stare meglio e riduce volontariamente l’assunzione di  
alcuni cibi che ritiene controproducenti o nocivi per la sua salute”
  [2], dove “tra decrescita e recessione c’è un rapporto analogo a 
quello  che intercorre tra chi mangia meno di quanto desidera perché 
vuol  dimagrire e chi è costretto a farlo perché non riesce a procurarsi
 il  cibo” [3].
leggi tutto: 
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45521
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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