un buon inizio.
È in libreria per le Edizioni Alegre un’opera collettanea dal titolo
ambizioso: “Come si esce dalla crisi”. Senza punto interrogativo. Dunque
vuole essere una risposta alla domanda che tutti ci poniamo: Come si
esce dalla crisi? Però, forse turbati dall’eccesso di ambizione, gli
autori ridimensionano subito le aspettative nel sottotitolo: “Per una
nuova finanza pubblica e sociale”. In realtà né il titolo né il
sottotitolo sono del tutto veritieri: Il primo promette troppo il
secondo troppo poco.
In questo articolo non voglio fare una semplice recensione. Piuttosto
proverò a sviluppare una riflessione su alcune problematiche sollevate
dal libro e dare qualche suggerimento. E comincerò con l’enucleare le
proposte di riforma, rielaborandole nella veste di un programma
politico. Non credo di andare lontano dalla realtà se dico che questo
libro presenta una bozza di programma di un’area di movimento che
gravita intorno ad ATTAC. Tuttavia non sarebbe corretto considerarlo
come il programma di ATTAC, non solo perché quest’associazione non è un
partito politico, ma anche perché solo alcuni degli autori del libro vi
appartengono. Ciononostante, perpetrando una sineddoche che mi sembra
più chiarificante che deformante, mi riferirò alla bozza di programma
come se fosse ispirata alla visione politica dei compagni attacchini.
leggi tutto:
http://www.comunismoecomunita.org/?p=4254
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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