La vulgata neokeynesiana pro "crescita" ha su questa sponda
dell'Atlantico il suo dogma incrollabile: gli Stati Uniti sono usciti
dalla crisi grazie alla politica economica e monetaria espansiva
dell'amministrazione Obama. Il suo profeta Paul Krugman, è vero, proclama in patria che la liquidità immessa non è ancora sufficiente per risollevare la middle class
(anzi, ultimamente ha avanzato dubbi più "strutturali" ma i suoi adepti
europei non sembrano aver preso nota). Nessuno comunque mette in dubbio
che la strada giusta è quella.
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http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=106427&typeb=0&Qualcuno-deve-pagare
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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